Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, è tornato in Australia come uomo libero dopo una battaglia legale di 14 anni, a seguito di un accordo sulla confessione delle accuse di spionaggio. Il suo ritorno ha scatenato un dibattito politico, con il Primo Ministro Anthony Albanese criticato per aver paragonato il caso di Assange a quelli di altri australiani detenuti all'estero, come Cheng Lei e Sean Turnell. Il Ministro ombra degli Affari Interni James Paterson ha criticato specificamente questi confronti, evidenziando la situazione unica di Assange. Nel frattempo, il team legale di Assange sta cercando un perdono presidenziale dagli Stati Uniti, poiché il suo rilascio continua a suscitare reazioni miste sia a livello nazionale che internazionale. Il caso sottolinea l'interazione complessa tra interessi nazionali, diplomazia internazionale e diritti individuali.
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